Azienda agricola Maddaloni Carmela

Chi Siamo

L’azienda agricola Maddaloni Carmela nasce nella zona collinare ai piedi del monte Taburno, nei comuni di Sant’Agata Dei Goti e Frasso Telesino in Provincia di Benevento.

È un’azienda agricola a conduzione familiare di circa 8 ettari con ordinamento colturale viticolo ed olivicolo.

La nostra passione più grande è la viticoltura infatti produciamo uve DOC di diverse qualità

I nostri prodotti

Aglianico

È un noto vitigno italiano a bacca rossa coltivato prevalentemente in Basilicata, Campania, Puglia e Molise. Il vitigno è stato introdotto negli ultimi anni in California e Australia, dato che si sviluppa in climi prevalentemente soleggiati. Viene, spesso, definito il Barolo del Sud, per via di caratteristiche in comune con il vitigno piemontese, benché il critico enologico del New York Times Eric Asimov ha affermato che, nonostante alcune affinità, l’Aglianico ha “molto da offrire di suo”.

Falanghina

Il vitigno è molto antico, originario delle pendici del Taburno e di alcune zone dei Campi Flegrei ma da alcuni decenni è famosa anche la produzione eseguita a Sant’Agata de’ Goti, dove per la prima volta nel 1979 è stato imbottigliato, e nella valle del basso Calore Irpino, nei comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere e Solopaca e Torrecuso tra le aree più vitate d’Italia e principali produttori mondiali di Falanghina, tant’è che nel 2019 European Recevin, l’Associazione delle 800 città del vino europee, ha conferito ai suddetti cinque comuni il titolo di città europea del vino.

Barbera del Sannio

Barbera del Sannio è un vitigno a bacca nera presente soprattutto nella Valle Telesina. E’ il terzo vitigno per ordine di importanza nella sua zona di coltivazione. Le uve hanno caratteristiche peculiari, sia dal punto di vista morfologico che enologico, diverse da quella dell’omonimo vitigno piemontese. Il grappolo si presenta conico piramidale con acini di forma ovoidale, di colore blu-nero, ricchi di pruina e dalla polpa non colorata. La Barbera del Sannio non è un vitigno particolarmente vigoroso, ma ha una buona produttività, è invece suscettibile alla botrite. Matura precocemente, e, nonostante il suo nome, i suoi mosti non sono particolarmente ricchi in acidi.

Greco di Tufo

È un vino italiano che beneficia della menzione Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Come tale è prodotto in otto comuni della provincia di Avellino: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.
È uno tra i pochi bianchi in Italia che si presta all’invecchiamento.

Coda di volpe

È un vitigno sia a bacca bianca che a bacca nera, già diffuso nell’antica Roma. La più antica citazione del vitigno risale a Plinio il Vecchio, che parla di «caudas vulpium» nel libro XIV della sua Naturalis Historia.[1] Le viti erano coltivate alle falde del Vesuvio, in particolar modo nella zona di Trecase e Boscotrecase, dalle famiglie benestanti dell’epoca tra cui gli Izzo, detentori di numerosi certificati di eccellenza e qualità.
Il nome del vitigno deriva dalla forma curva della piega apicale del grappolo, simile alla coda della volpe.
In passato la coda di volpe, sia a bacca bianca che a bacca nera, era molto diffusa in Irpinia.

Olio d’oliva

Inoltre produciamo olive da Olio di diverse qualità autoctone infatti le nostre colline sannite sono coperte dal vigore dell’Ortice, a frutto grande e allungato, dal fusto alto e dall’ottima resa; dalla resistente Ortolana, dai rami penduli e dai chicchi polposi; e dalla colorata Racioppella che compensa una resa bassa con la produttività abbondante.

È una festa per gli occhi vedere centinaia di agricoltori sanniti appollaiati sui rami degli alberi che con le mani e il rastrelletto fanno cadere i preziosi frutti. Dall’unione dei nomi delle tre varietà (Ortice-Racioppella-Ortolana) si ricava l’acronimo oro che indica il colore brillante dell’olio sannita nonché il suo immenso valore.

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